La Fondazione Roma Tre Teatro Palladium è lieta di invitarla alla restituzione finale del progetto:
In scena la città
a cura di Andrea Cosentino, Alessandra De Luca, Maria Elena Curzi
con la collaborazione di Simone Bobini
coordinamento del progetto Luca Aversano
realizzato con il contributo della Regione Lazio, nell’ambito degli interventi annuali per favorire l’accesso dei giovani allo spettacolo dal vivo in collaborazione con le istituzioni scolastiche.
Descrizione del progetto
Avvicinare gli studenti alle pratiche creative del teatro, nella loro interazione con le discipline del curricolo scolastico, è l’obiettivo principale del progetto “In scena la città”, che la Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, in linea con il suo impegno sul territorio per la formazione dei giovani, ha promosso con il contributo della Regione Lazio, nell’ambito degli interventi annuali per favorire l’accesso dei giovani allo spettacolo dal vivo. La partecipazione degli studenti, orientata in base alle peculiarità dei loro indirizzi scolastici e alle singole inclinazioni personali, ha riguardato i diversi settori che caratterizzano la realizzazione di uno spettacolo dal vivo: scrittura scenica, recitazione, produzione di audiovisivi, montaggio, fotografia, scenografia, grafica, promozione e comunicazione.
Il nucleo tematico del progetto è costituito da una riflessione sulla città, sugli spazi pubblici che gli studenti abitano o attraversano, sulle esperienze, i disagi, le utopie e le distopie connesse al loro vissuto: in tal modo si è cercato di far crescere nei giovani anche la consapevolezza del significato di essere cittadini.
Il progetto ha coinvolto attivamente cinque istituti di istruzione secondaria superiore del Municipio Roma VIII: Liceo artistico “Caravaggio”; Liceo classico e scientifico statale “Socrate”; IIS Cine-tv “Roberto Rossellini”; Liceo scientifico statale “Giuseppe Peano”; IIS “Via delle Sette Chiese”.
Note dei curatori
La restituzione finale del percorso compiuto dai ragazzi non aspira alla compiutezza di una drammaturgia teatrale convenzionale, che avrebbe tolto spazio alla ricerca individuale e collettiva. Ci è sembrato più interessante pensarla e strutturarla come la raccolta di appunti di viaggio, l’esposizione cruda e la giustapposizione di momenti di un processo incompiuto ma vivo, che non si esaurisce tanto nello spettacolo sul palcoscenico, quanto in un percorso immersivo attraverso gli spazi del Teatro Palladium: fotografie, video, scritti, disegni e tutte le forme di espressione con cui i ragazzi hanno voluto raccontare e raccontarsi. Come unica autorità letteraria cui abbiamo scelto di accompagnarci, brevi frammenti delle Città invisibili di Italo Calvino, ormai un classico sul tema, ma soprattutto un esempio limpido di riflessione attraverso lo spaesamento.
L’azione artistica, comunque si realizzi, presuppone lo straniamento dello sguardo, cioè l’osservazione del proprio oggetto con occhi diversi, per poterlo meglio comprendere. Noi speriamo che l’interesse di questo progetto possa risiedere in un doppio straniamento, tramite l’opportunità di gettare uno sguardo sulla nostra città attraverso gli occhi di quegli alieni che troppo spesso sono per noi gli adolescenti.